I pazienti di Operation Smile ad Antsirabe, Madagascar: la storia di Ethan
Ethan è un paziente di Operation Smile ad Antsirabe, un’area del Madagascar con poche strade principali che collegano le comunità rurali alle città più grandi ed alle infrastrutture ospedaliere. Anche lui, come molti dei pazienti di Operation Smile che vivono in aree remote, ha affrontato un lungo viaggio per raggiungere il programma chirurgico.
Quando Ethan è nato, Seraphine e suo marito hanno scoperto che il figlio aveva la labiopalatoschisi. Ma i medici dell’ospedale hanno subito rassicurato i genitori che un intervento chirurgico avrebbe potuto curare la patologia del loro bambino.
Fin dalla nascita di Ethan, Seraphine ha cominciato a preoccuparsi per il futuro del bimbo. La famiglia e la comunità rurale in cui vivevano non lo hanno accolto e, dopo poche settimane, anche il padre lo ha abbandonato.
Seraphine ha trascorso diversi mesi da sola, in completo isolamento, a prendersi cura del piccolo Ethan. Ma non ha mai perso la speranza di poter trovare aiuto.
Un giorno ha portato Ethan in una clinica locale perché aveva difficoltà ad allattarlo. Qui un pediatra le ha spiegato come nutrire adeguatamente il figlio e le ha presentato Fabrice, un patient advocate di Operation Smile, che l’ha informata della possibilità di curare il bambino durante un programma chirurgico di Operation Smile ad Antsirabe.
Per arrivare al programma chirurgico, mamma e figlio hanno affrontato un lungo viaggio di 21 ore in autobus. Ma tutto lo sforzo è stato ripagato dal sostegno e dall’accettazione che hanno avuto ricevuto una volta arrivati ad Antsirabe. Dopo l’iniziale screening medico, la mamma ha saputo che Ethan sarebbe stato operato quella stessa settimana.
La prima volta che Seraphine ha visto il figlio dopo l’intervento è stato un momento davvero speciale. Non riusciva a smettere di dire alle infermiere quanto fosse bello il suo bambino. Seraphine sapeva che, una volta tornati al loro villaggio, tutta la comunità sarebbe rimasta stupita dal “nuovo sorriso” di Ethan.
Mamma e figlio, ora, possono vivere liberi dallo stigma e dall’isolamento.
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