È il mio viaggio nella sofferenza…con il sorriso!
Durante un’intervista mi hanno chiesto di presentarmi, di dire le mie emozioni sulla mia prima missione di “Operation Smile”. Io, sempre forte, precisa e decisa… mi sono sciolta davanti a quel cronista cinese che mi chiedeva perché fossi così lontano da casa ed io: ” it’s my journey in suffering with a smile!” E già io… che ho sofferto moltissimo dentro, ho visto soffrire fisicamente bimbi, dal neonato al dodicenne, ho visto soffrire, per loro, le loro mamme, i loro papà, ed i familiari nel lasciarli nelle mani degli anestesisti, affidarli con il sorriso perché si fidano di noi.
Che bello stringere in un abbraccio chi hai appena curato, un abbraccio di ringraziamento per il mio lavoro e non sapranno mai che sono io a ringraziarli. Ecco cosa è un programma chirurgico: il sorriso di una nonna che trovo a spiarmi durante il lavoro, felice perché vede nella bocca della sua nipotina, finalmente chiuso dal mio “otturatore” quel “doloroso buco”, e il suo sorriso per la prima volta.
Un programma chirurgico è vedere eccellenti chirurghi svolgere benissimo il proprio lavoro con estrema umiltà, divertendosi e dedicandosi a quei bambini.
Un programma chirurgico è sapere che ci sei per tutti e che io sono lì per loro. Un programma chirurgico è lo sguardo di un bimbo impaurito che ricambia il mio sorriso, è il chiacchierare a tavola nel mio inglese imperfetto e capire la metà di quel che dicono, ma io so che non sono le parole importanti, ma le espressioni. Un programma chirurgico è conoscere una traduttrice eccezionale che non si è limitata alla traduzione, ma è stata la mia organizzatrice e vedere la bravura di una collega cinese. Grazie a loro due il mio salto nel buio è stato con il paracadute. Un programma chirurgico è piangere con una mamma per la felicità, e mandare un bacio andando via da tutti quei bambini. Un programma chirurgico è avere un coordinatore, Tim, paziente e capace di gestire il lavoro nonostante le barriere linguistiche presenti quando si lavora con il personale locale.
In particolare, ricordo Merry, una coordinatrice cinese con il quale era davvero complicato capirsi a livello linguistico ma con la quale siamo riusciti a trovare il modo di far funzionare il tutto.
Un programma chirurgico è ricevere le vitamine da Katrin mentre lavori perché mi ha visto raffreddata; è notare la sensibilità di Diana, una bravissima logopedista con la quale ho stabilito la terapia da attuare. È ringraziare Don perché mi ha fornito delle pinze a me necessarie e la dentista locale perché mi ha dato tutto il materiale per fare l’otturatore. Un programma chirurgico è vedere la gentilezza e la cortesia dei colleghi e di tutto il popolo cinese. Il chiacchierare con loro, il chiedere un consiglio al dottor Li, ed avere la disponibilità di tutti. Tutto questo è stato per me il programma chirurgico a Lincang. Grazie ancora ad Operation Smile.
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