La storia dell’immenso amore di una mamma per la sua bambina
La vita di Valeria, 27enne messicana maestra di asilo, è stata sconvolta dalla pandemia da Covid-19.
A causa della chiusura delle scuole in Messico, il Paese in cui vive, Valeria si è trovata improvvisamente senza lavoro, in gravi difficoltà economiche e in attesa del su primo figlio.
“Ero all’ottavo mese di gravidanza quando durante un’ecografia – racconta Valeria – i medici hanno diagnosticato la schisi sul lato destro del labbro della bambina.”
La notizia ha colto di sorpresa lei e suo marito Daniel. A poco più di un mese dalla nascita erano entusiasti di accogliere la loro prima figlia, che avevano già deciso di chiamare Lilia.
La situazione è precipitata quando, improvvisamente, Daniel è venuto a mancare.
Così Valeria ha dovuto affrontare da sola gli ultimi giorni di gravidanza e il parto, in piena pandemia, dove gli ospedali vietavano l’ingresso a qualunque accompagnatore. Nessuna deroga alla regola, neanche per un caso emotivamente difficile come quello di Valeria.
Sapeva che la sua bambina sarebbe nata con il labbro leporino ma quando l’ha vista per la prima volta non è stato facile trattenere le lacrime. La situazione si è aggravata ulteriormente quando i medici hanno diagnosticato la malformazione anche al palato.
Lilia aveva bisogno di cure e di assistenza ma il periodo era complicato: gli ospedali erano al collasso, i medici potevano operare solo le urgenze e tutti gli altri interventi erano sospesi fino a data da destinarsi.
E’ stata la sorella di Valeria a parlarle di Operation Smile e a convincerla di farla visitare dai medici volontari.
Il team di volontari locali, si è attivato immediatamente per garantire alla bimba le cure di cui aveva bisogno nell’immediato, in attesa di poter effettuare l’intervento chirurgico.
La prima difficoltà che Valeria ha incontrato a causa della labiopalatoschisi della sua bambina è stata quella della nutrizione. Come poter dare a Lilia il nutrimento di cui aveva bisogno?
Il Dott. Daniel Zunzunegui, dentista volontario di Operation Smile Messico, ha applicato sul palato di Lilia un dispositivo che la aiutasse a mangiare, un primo passo per permettere alla bambina di arrivare all’intervento in salute e con un peso idoneo.
Operation Smile ha affiancato Valeria non solamente occupandosi della nutrizione della bimba, ma anche insegnandole esercizi di logopedia, importanti nel percorso di cura anche prima dello sviluppo del linguaggio. Attraverso questi esercizi i genitori imparano a relazionarsi con il bambino in modo corretto e stimolante. Dopo mesi trascorsi nella preoccupazione e sconforto Valeria si sentiva finalmente non più sola.
“Il supporto logopedico è stato incredibile. Mia figlia ha fatto molti progressi, ho visto un cambiamento durante le terapie. Ha iniziato a interagire facendo piccole cose: balbettii, giochi, urletti, che prima non faceva” ci ha detto Valeria.
Con lo stabilizzarsi della situazione sanitaria, Operation Smile ha ripreso gli interventi in completa sicurezza grazie ad un rigido protocollo anti-Covid e così all’età di nove mesi Lilia è stata operata per la prima volta al labbro.
“Onestamente non me lo aspettavo – ha detto Valeria in lacrime – ringrazio Dio perché ho pregato tanto per questo momento.”
“Quando l’hanno riportata dalla sala operatoria ho chiesto, è lei la mia Lili?”
Dopo alcuni mesi Lilia è stata operata anche al palato. La vita di questa giovane mamma e della sua bambina, nonostante le tante difficoltà, finalmente può ha una respiro e una prospettiva diversa.
“Questa esperienza ha cambiato la mia vita, adesso so che esiste sempre una speranza. Ringrazio Operation Smile, siete meravigliosi,” ha concluso Valeria, piena di gioia per la sua piccola.
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