Il pilastro della mia vita
Ángel e sua figlia, Karla, aspettavano con ansia.
Nel programma chirurgico che Operation Smile stava svolgendo a Puebla, in Messico, la giornata di screening era già stata lunga ed estenuante prima che un medico volontario annunciasse quali pazienti avrebbero potuto ricevere l’intervento chirurgico.
Il papà di Karla, Ángel, fu ascoltato dai volontari che approfondirono la storia clinica e famigliare della bambina, furono scattate foto per le cartelle cliniche e i volontari medici condussero tutte le visite mediche necessarie per determinare se le sue condizioni di salute fossero tali per poter essere operata.
Ma per Karla e suo padre, l’attesa si sarebbe presto trasformata in euforia.
“Quando l’hanno chiamata per nome, non sapevo se piangere, ridere o cantare”, ha detto Ángel con le lacrime agli occhi, ricordando quel giorno speciale.

Più di due anni prima di quel giorno, Ángel e sua moglie, Julieta, stavano vivendo un momento felice, entusiasti per la gravidanza. Julieta era incinta di tre mesi di Karla, la loro quarta figlia. Ma la loro eccitazione si trasformò in ansia e dolore quando un’ecografia mostrò che la loro bambina sarebbe nata con una malformazione del volto di cui non si sapeva ancora né la tipologia né la gravità.
“Ci siamo sentiti male”, ha detto Ángel. “Dolore, disperazione. Ecco cosa provavo.”
Ma il dolore che sentiva non poteva essere paragonato all’amore che provava per sua figlia. Anche quando i suoi vicini lo incolpavano per le condizioni di Karla, Ángel non ha mai smesso di amarla e lottare per lei.
“Mia figlia Karla è un pilastro della mia vita e il motivo per cui amo la vita”, ha detto.
Le schisi al labbro e al palato le resero difficile mangiare. Per il primo anno della sua vita, Karla fu nutrita con l’aiuto di una siringa.
Ángel cercò un ospedale o un’organizzazione che fornisse cure chirurgiche a prezzi accessibili per sua figlia e per mesi non riuscì a trovare nessuno che potesse aiutarlo.
Era affranto ma determinato, e continuò la sua ricerca finché non trovò un’organizzazione locale che non solo lo mise in contatto con Operation Smile Mexico, ma gli mise a disposizione anche i mezzi di trasporto per raggiungere il programma chirurgico.
Dopo anni in cui si era sentito impotente, a Ángel tornò finalmente la speranza.

Dopo i numerosi ostacoli che Karla e suo padre dovettero affrontare insieme, per Karla arrivò la possibilità di avere un futuro migliore.
Mentre guardava sua figlia camminare verso la sala operatoria, Ángel era molto agitato ma, allo stesso tempo, fiducioso che il team medico di Operation Smile avrebbe curato, nel migliore dei modi, sua figlia.

Dopo il primo intervento chirurgico al labbro, Ángel non riusciva a distogliere lo sguardo dal nuovo sorriso di sua figlia.

“Le sensazioni che ho provato quando l’ho vista, ad intervento concluso, mi fecero piangere di gioia dentro e fuori. Ero felice”, ha detto. “Mi impegnerò per trovare e aiutare altre famiglie che, come noi, vivono con questa patologia”.
E oggi, Ángel sta facendo proprio questo.
All’ultimo programma di Oaxaca, si è offerto volontario per supportare i pazienti, confortando i genitori nervosi presenti e raccontando loro la sua esperienza come qualcuno aveva fatto con la sua famiglia due anni prima.

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